Fare la richiesta per un visto per entrare, vivere e lavorare negli Stati Uniti non è cosa semplice, e a volte la nostra domanda può essere rifiutata. Spesso le istanze sono rifiutate per esempio documentazione incompleta o non preparata a dovere.
Se la domanda non è preparata nella maniera giusta, l’istanza per il visto potrebbe venire rifiutata. Una delle ragioni frequenti è la mancanza di forti legami con il paese di origine (“mancanza di strong ties”), ai sensi della sezione 214B della legge federale sull’immigrazione (ad esempio nel caso di dinieghi di visto B2 per turismo oppure visto F1 studente).
Nel caso di un visto B1 Business per gli Stati Uniti, il rigetto della domanda può essere riconducibile a una domanda redatta male, incompleta o addirittura inesistente in alcune sue parti essenziali: occorrerà semplicemente compilare una nuova domanda.
Nel caso del visto F1 studente il problema potrebbe essere che il futuro studente non possiede forti legami con il paese di origine. Ovvero il diniego del visto F potrebbe essere causato dal fatto che lo studente non provi che non intende emigrare stabilmente negli USA. Questo problema è più evidente con l’età avanzata del candidato, o nel caso di corsi di lingua inglese, specie se il candidato appare volersi recare negli Stati Uniti con un proposito diverso dallo studio, ovvero intende lavorare oppure sposarsi. Infine il diniego del visto studente F1 potrebbe anche essere causato dal fatto che lo studente non provi di avere abbastanza denaro per vivere negli USA oppure dal fatto che i fondi per pagare gli studi non siano personali (o dei famigliari stretti).
Più complicato invece per i visti E2 per investitori, perché consta di un procedimento più complesso e di molti documenti diversi, alcuni dei quali tecnici. Proprio questa complessità può essere causa di un rigetto, ma la maggior parte delle volte si tratta di situazioni alle quali è possibile porre rimedio, magari con l’aiuto e la consulenza di un professionista del settore, un avvocato americano esperto in diritto dell’immigrazione.
L’investimento potrebbe essere considerato come “passivo” (nel caso di investimenti immobiliari) oppure come marginale (ad esempio potrebbe essere nel caso di un investimento troppo riduttivo) oppure non sostanziale. Si può perciò rivolgersi ad un avvocato USA per capire se la società si qualifica per un visto E-2 investor e se l’investimento risulta sostanziale. Il diniego del visto E-2 potrebbe anche essere causato dal fatto che l’investitore non ha speso i soldi versati nel conto corrente della società oppure dal fatto che l’investimento non appare come personale.
La richiesta del visto E-2 per lavoratori specialistici – essential employee (ad esempio il cuoco, il pizzaiolo, il fornaio, il posatore ecc...) deve contenere informazioni dettagliate sulla mansione e la capacità dell’azienda di corrispondere lo stipendio al lavoratore. E’ importante quindi rivolgersi ad un legale per capire quando l’azienda E-2 può sponsoriozzare il lavorare.
Per quanto riguarda invece le richieste di visto O1 per Capacità Straordinarie o Abilità Eccezionali (parliamo per esempio di atleti, sportivi o artisti), le domande vanno presentate agli uffici dell’immigrazione U.S.C.I.S. attraverso il modulo I-129, ed eventualmente possono essere processate nella durata di 15 giorni con il procedimento detto di “Premium processing”.
L’avvocato esperto in visto O-1 può aiutare il candidato, esaminando il portfolio dell’artista o dello sportivo prima di presentare la pratica all’ufficio competente dell’USCIS.
Le richieste potrebbero infatti risultare difficili da compilare e richiedono un gran numero di dati e documenti a supporto dell’istanza per il visto USA (lettere di referenza, contratti ecc..). Proprio per questo sono tra i tipi di visto più rifiutati e quelli per i quali i ricorsi diventano più difficili da formulare. Potrebbe essere possibile riformulare la pratica in maniera appropriata.
Al contrario il visto L, si riferisce ai lavoratori trasferiti all’interno degli Stati Uniti. Si tratta di figure professionali specializzate, manager e direttori che vengono trasferiti da una società italiana o estera ad una società americana, affiliata o dello stesso gruppo. Il visto L-1 USA richiede requisiti molto chiari, delineati e precisi, soprattutto per quanto concerne il ruolo e la mansione del professionista che si trasferirà per esempio dalla Casa Madre italiana in America.
Il rigetto può essere quindi dovuto, sostanzialmente, a una non accurata descrizione delle mansioni manageriali o tecniche del lavoratore. Il business plan è un fattore di rilievo nella presentazione del visto L1. Pertanto è fortemente consigliato di rivolgersi a professionisti, uno studio legale esperto in immigrazione che possa fornire un’assistenza appropriata.
Anche la richiesta di un visto americano L deve essere inoltrata presso l’ufficio dell’USCIS all’interno degli Stati Uniti. Quindi una volta ricevuta l’approval notice è possibile completare la richiesta di visto DS-160 presso il consolato USA competente.
Infine il visto H-1B per lavoratori specializzati è il visto che si riferisce ai lavoratori specialistici, ovvero coloro che possiedono una laurea (equivalente di un ‘bachelor’s degree”). In questo tipo di visto è importante specificare la posizione specialistica per evitare un diniego.
Anche il visto H-1B va richiesto in primo luogo all’USCIS attraverso il formulario I-129. Il visto H-1B deve essere presentato una volta l’anno solitamente i primi giorni del mese di aprile ed il numero è limitato (85.000 visti di cui 20.000 riservati a persone laureate negli USA). Una problematica potrebbe essere quella di non essere selezionati in ragione dell’alto numero delle domande inoltrate.
E’ particolarmente importante non trascurare il rinnovo del visto O-1, rinnovo del visto L-1, il rinnovo del visto E-2 ed il rinnovo del visto H-1B.
In ogni caso, il primo passo è capire le ragioni del rigetto della domanda di visto e in base a queste preparare di nuovo la nostra istanza. Gli Stati Uniti offrono la possibilità di fare ricorso oppure di riformulare la domanda.
Per maggiori informazioni vi invitiamo ad esporci le vostre esigenze o la vostra problematica, relativa all’accesso negli Stati Uniti, via e-mail all’indirizzo castaldicarlo@libero.it
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